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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cognomen omen

Cognomen omen

A cura di Francesco Miranda

L'origine dei cognomi Allotta, Maiorca, Crupi e Costa

L'origine dei cognomi Allotta, Maiorca, Crupi, Costa di Francesco Miranda. 


Allotta

(come Maria Patrizia Allotta, docente, scrittrice, poetessa)

Allotta è cognome di origine linguistica dialettale siciliana, deriva da “allotta”, termine dialettale con cui si indica la “tacchina”, in alcune province indicata come. “gaddotta” o “iallotta”. Sue varianti sono i cognomi Alotta e Alotto. Il cognome Allotta è raro, un centinaio di famiglie, molte delle quali vivono in Sicilia, nel palermitano (Palermo, Belmonte Mezzagno, Piana degli Albanesi, Villabate, Carini, Misilmeri), nel trapanese (Trapani, Erice, Paceco, San Vito Lo Capo, Valderice, Castellammare del Golfo), nel catanese (Catania, San Giovanni La Punta), nell’agrigentino (Agrigento), nel nisseno (Gela). La forma Alotta è diffusa nel palermitano (Palermo, Altofonte, Monreale, Partinico, Balestrate, Terrasini, Carini), nell’agrigentino (Palma di Montechiaro), nel catanese (Raddusa), nel nisseno (Sommatino). Famiglie Allotta e Alotta sono sparse qua e là in tutta la penisola, in Calabria, Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Campania, Lombardia, ecc.

Riferimenti storici e personaggi. GIOVANNI ALLOTTA (Palermo 20/9/1982), poeta, scrittore, drammaturgo; da Belmonte Mezzagno, dove risiede, va a Roma e segue gli studi di cinematografia sotto la guida del regista Giovanni Ferrara, entra a far parte dell’associazione teatrale “Il tesoro ritrovato costituita nella capitale soprattutto da persone diversamente abili. Inizia a scrivere testi teatrali e soggetti cinematografici, prende parte a numerosi film, cortometraggi e video, continuando a scrivere e talvolta a dirigere i suoi testi teatrali che riscuotono successi e premi sia in Italia che all’estero. FRANCESCA ALOTTA (Palermo 2/1/1963), cantante; inizia la sua attività come corista in dischi di importanti cantanti italiani come Mietta. Nel 1991 vince il Cantagiro e, l’anno dopo, il Festival di Sanremo nella categoria Nuove proposte, con “Non amarmi”, con Aleardo Baldi; nel 1993 partecipa di nuovo al Festival con “Un anno di noi” e pubblica l’album “Io e te”. Segue il successo internazionale, in Giappone e a Cuba dove domina le classifiche con “Yolanda”. Ospite di Buona domenica fra il 1995 e il 1997, nel 1999 debutta a teatro con il musical “Cenerentola” di Tony Cucchiara. Dopo aver vinto il premio AFI alla carriera, conferito dall’Associazione Fonografici italiani, entra nel cast di “Ora o mai più”, programma televisivo condotto da Amadeus. Ora si dice pronta a ripartire. Figlia del noto cantante FILIPPO ALOTTA (Palermo 1941/2003). MARIA PATRIZIA ALLOTTA (Palermo 1960), docente, scrittrice, poetessa. Insegna Filosofia e Scienze Umane presso il liceo “Regina Margherita” di Palermo; ha contribuito alla realizzazione dell’Archivio Biografico comunale di Palermo. Collabora dal 2005 con la Rivista “Spiritualità e Letteratura”. Curatrice dei volumi “Luce del Pensiero”, è fra i redattori degli Atti dei Convegni su “La figura e l’opera di Padre Matteo La Grua”. È autrice di vari saggi, liriche e scritti vari; è accademica di numerose prestigiose istituzioni (Accademia di Sicilia, Accademia Siciliana Cultura Umanistica, ecc.; ha ricevuto premi culturali e riconoscimenti vari.

Maiorca 

(come Enzo Maiorca, apneista, ex senatore della Repubblica Italiana) 

Maiorca è cognome di origine toponimica: deriva dal nome dell’isola spagnola Maiorca, la più grande delle isole Baleari, o, in Sardegna, dal nome del toponimo Maiorca, frazione del comune di Budoni, in provincia di Olbia-Tempio.  Il cognome ha ceppi in Sicilia, nel messinese (Messina, Capo d’Orlando, Gioiosa Marea, Patti, Capri Leone, ecc.), nel palermitano (Palermo, Ventimiglia di Sicilia, Monreale, Baucina, Collesano, Termini Imerese, ecc.), nel catanese (Catania, Aci castello, Mascalucia, ecc.), nel siracusano (Siracusa, Melilli, Augusta, ecc.), nel trapanese (Marsala, Trapani); ma anche in Sardegna, nel territorio di Olbia-Tempio, nel sassarese, nel cagliaritano. Famiglie Maiorca sono attestate anche nelle regioni Calabria, Lombardia, Lazio, Piemonte, Toscana, Campania, ecc. 

Riferimenti storici e personaggi. Il nome di Maiorca, nel comune di Budoni in Sardegna è probabilmente derivato dall’isola spagnola posta di fronte a quella sarda; il cognome Maiorca venne assunto con ogni probabilità dalle famiglie ebree discendenti dagli ebrei di Maiorca accusati di proselitismo e alle quali vennero confiscati tutti i beni nel 1315 e che ripararono in Sicilia (cfr. Origini e significato dei cognomi sardi, in nominis.net). ENZO MAIORCA (Siracusa 21/6/1931 – 13/11/2016), apneista italiano, più volte detentore del record mondiale di immersione in apnea. Tra il 1960 e il 1988 ha fatto conoscere al mondo questa disciplina a suon di primati, diciassette in assetto variante (toccando a 50 anni i -101 metri), sei in assetto costante. Conclusa la sua carriera agonistica, Enzo Maiorca si dedicò alla salvaguardia dell’ambiente marino diffondendo i valori della cultura e del rispetto per il mare. Da 1994 al 1996 è stato senatore della Repubblica Italiana nelle liste di Alleanza Nazionale e membro della IV Commissione permanente – Difesa. In televisione ha collaborato con Linea Blu, programma RAI, dal 2000 al 2002. Per la sua attività sportiva ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti fra cui, nel 1964 la Medaglia d’Oro al valore atletico del Presidente della Repubblica e la Stella d’Oro al merito sportivo del CONI. Come scrittore è autore di alcuni libri fa cui “Il Mare con la “M” maiuscola”. GIUSEPPE MAIORCA (Patti 1959), pianista, compositore. Ammesso giovanissimo al Conservatorio, si diploma a Cosenza nel 1981 sotto la guida del Maestro Michele Marvulli. La sua carriera accademica viene coronata dall’ARCM Performing Diploma conseguito presso il Royal College of Music di Londra con la Menzione d’Onore (1987). Da più di 35 anni svolge attività concertistica ininterrotta, tiene concerti frequentemente per prestigiose istituzioni in Italia e all’estero; vanta collaborazioni cameristiche con strumentisti di fama internazionale; dal 1981 è docente di Pianoforte Principale presso il Conservatorio di Cosenza. DONATELLA MAIORCA (Messina 1957), attrice, regista. Inizia a lavorare come attrice a aiuto regista, debutta come regista nel 1996 dirigendo un documentario per RAI 3, ottiene anche una nomination al Globo d’oro e al Nastro d’argento come migliore regista esordiente. Negli anni seguenti cura la regia di alcuni episodi di serie TV per la Rai (Giornalisti nel 2000, episodi di “Un posto al sole, ecc.)

Crupi

(come Pasquino Crupi, storico e giornalista, studioso della cultura meridionale e calabrese)

Crupi potrebbe derivare da un soprannome originato dal vocabolo greco kouroupes (κουρούπης) che vuol dire “calvo”,“rasato”, “tosato”, ma anche da soprannome originato dal vocabolo siciliano “crupu” che indica una “terra ingrassata con molto concime per farne semenzaio”(Piccitto), derivato, questo, dal greco χόπρος che vuol dire “escremento”, indicando, forse il mestiere di chi usa il concime per coltivare la terra (contadino). Il cognome Crupi è tipico della zona dello Stretto, della Calabria, zone di Reggio Calabria e Vibo Valentia, della Sicilia, del messinese (Messina, Santa Teresa Riva, Antillo, Pace del Mela, Milazzo, Furnari, Falcone, Savoca, ecc.), del catanese (Paternò, Adrano, Acireale, Biancavilla, Mascali, Belpasso, ecc.), dell’ennese (Villarosa, Valguarnera Caropepe, Catenanuova, ecc.), del palermitano (Partinico, Palermo, Borgetto), del siracusano (Floridia, Siracusa), del trapanese (Marsala, Campobello di Mazara). È noto, inoltre, in altre regioni della penisola, Lombardia, Lazio, Piemonte, Liguria, Toscana, Puglia, ecc.

Riferimenti storici e personaggi – Crupi è antica famiglia siciliana che, a detta di molti genealogisti, venne fregiata del cavalierato a motivo della partecipazione, sotto i vessilli aragonesi, di un Federico Crupi alla guerra d’Otranto del 1481 contro gli Ottomani. Altri componenti della famiglia resero illustre il nome del casato sia negli impieghi pubblici, sia nel servizio militare; fra questi vanno ricordati un Michelangelo, segretario di re Ladislao D’Angiò Durazzo, vivente nel 1414; Giovanni, milite e familiare di re Filippo II; Giacomo, regio milite, vivente in Messina nel 1499; cav. Leopoldo, dottore in “utroque iure”, giurato in Messina, e tanti altri. PASQUINO CRUPI (Bova Marina 24/3/1940 – 19/8/2013), storico e giornalista; uno dei maggiori studiosi della cultura meridionale e calabrese, direttore del settimanale “La Rivista” e autore di importanti libri e saggi. Si è occupato di storia culturale, politica e sociale, con particolare attenzione per il pensiero meridionalista e per la “Questione meridionale”. Ha pubblicato, fra l’altro: “Lezioni di letteratura calabrese dalle origini ai nostri giorni”, lezioni tenute presso l’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria nell’anno 2011; “L’uomo, la donna, il letterato”,1984, (la condizione della donna nella Calabria del Novecento); “La ndrangheta nella letteratura calabrese”; “Letteratura calabrese per le scuole medie”, 2009 (in tre volumi). GIOVANNI CRUPI (Taormina 1859/1925), fotografo italiano di paesaggi. È noto nella storia della fotografia per essere stato amico e collega di Wilelm von Gloeden, famoso fotografo tedesco. Dal 1901 al 1910 operò e aprì uno studio in Egitto, a Heliopolis, vicino al Cairo. Le vedute eseguite da Crupi nei siti archeologici di Taormina, Siracusa e Agrigento rivelano un’impronta marcatamente poetica e mostrano una pregevole qualità fotografica.

Costa

(come Nuccio Costa, presentatore televisivo)

Il cognome Costa deriva probabilmente dalla gran quantità di toponimi composti con la radice “costa” e presenti in tutta la penisola. Il termine costa indica infatti il litorale marino, la riva di un fiume, di un lago, la fiancata di un monte. Una seconda ipotesi fa derivare il cognome Costa dal nome greco Costas o Kostas, nato per apocope da Konstantinus (in latino Constantinus, diminutivo di Constans, col significato di costante, fermo, deciso). Questa ipotesi si riferisce soprattutto alle famiglie Costa del meridione, in conseguenza dell’esistenza nel territorio delle colonie della Magna Grecia.
È un cognome molto diffuso in Italia, è presente in tutte le regioni italiane: molto frequente al sud come al nord. In Sicilia è presente soprattutto nel messinese (Messina, Barcellona Pozzo di Gotto, Villafranca, Spadafora, Venetico, Torregrotta, Lipari, Taormina, ecc.), nel palermitano (Palermo, Villabate, Misilmeri, Bagheria, Monreale, Capaci, Bisacquino, Partinico, Palazzo Adriano, Marineo, ecc.), nel catanese (Catania, Paternò, Adrano, Misterbianco, Biancavilla, Aci Catena, Scordia, Riposto, ecc.), nell’agrigentino (Favara, Sciacca, Porto Empedocle, Ribera, Agrigento, Bivona, Isole Pelagie, ecc.), nel trapanese (Calatafimi, Trapani, Erice, Alcamo, Marsala, ecc.), nel siracusano (Avola, Pachino, Siracusa, Augusta, Floridia, ecc.). Molto diffuso nelle regioni Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Lazio, ecc. 

Riferimenti storici e personaggi – ENRICO COSTA (Sassari 11/4/1841 – Sassari 26/3/1909). Scrittore italiano, letterato e giornalista. Il più alto esponente del romanzo storico sardo. Sua opera maggiore è “Sassari- storia, tradizioni, personaggi”, dalle origini fino al 1885. ANTONELLO COSTA (Augusta, SR 26.7.1970), personaggio comico, cabarettista di Zelig, ha iniziato la sua attività artistica nel 1985 con la compagnia siciliana “Teatro minimo”. Ha molte esperienze teatrali (commedie musicali come “Aggiungi un posto a tavola”, “Rugantino”, “Macchiette, polpette, paiette a suon di tip tap”, ecc.), cinematografiche (film come “Italiani”, “Fratelli coltelli”, “Cavalleria rusticana”, ecc.), televisive (Beato fra le donne su Canale 5, Ci vediamo in TV da Paolo Limiti, ecc. Nel 1998 ha vinto il Festival Nazionale dell’Umorismo “Cabaret amor mio” di Grottammare; è conosciuto per i personaggi che ha inventato negli anni: Don Antonio, lo zio siculo, Sergio, il cugino esaurito, ecc. NUCCIO COSTA (Catania 4/10/1925 – ivi 27/2/1991), presentatore televisivo, iniziò la sua carriera artistica alla fine della seconda guerra mondiale quando condusse oltre 200 spettacoli teatrali per le truppe alleate in Italia. In seguito divenne direttore artistico del Teatro Stabile di Catania e, in coppia con Turi Ferro, realizzò diversi spettacoli radiofonici della RAI. Condusse poi numerosi programmi di successo fra cui due edizioni del Festival di Sanremo (nel 1969 con Gabriella Farinon e nel 1970 con Enrico Maria Salerno e Ira Fürstenberg) e diverse edizioni del Cantagiro e il CantaEuropa. Nel 1977 creò il concorso di bellezza “La donna del Mediterraneo”.

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