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Venerdì, 19 Aprile 2024
AMARCORD1983

AMARCORD1983

A cura di Alessandro Bisconti e Francesco Sicilia

1992, bombe e musica: quando Palermo trionfò a Sanremo

Nell'anno più triste per Palermo sboccia il talento di Francesca Alotta, figlia di un tenore del Coro del Teatro Massimo, che insieme ad Aleandro Baldi strega l'Ariston. E da queste parti si canta: "Non amarmi perché vivo a Londra..."

Che ci fanno un fiorentino e una palermitana sul palco di Sanremo? Emozionano e vincono. Anno 1992, febbraio, l’Italia prima di mesi tragici si distrae per una settimana con le canzoni del Festival. Tra le “nuove proposte” spunta una strana coppia. Lui, cieco, Aleandro Baldi, sussurra a lei, Francesca Alotta, figlia di un tenore del Coro del Teatro Massimo, “Non amarmi perché vivo all’ombra”. A Palermo…

…diventa “Non amarmi perché vivo a Londra”.

C’è forse già voglia di fuggire da una città che da lì a pochi mesi diventerà caldissima. E non per l’arrivo dell’estate e dello scirocco. C’è scirocco in quel pomeriggio di sabato 23 maggio, quando un pezzo dell’autostrada salta in aria a Capaci e i fumi del tritolo si vedono perfino dalla circonvallazione. C’è un caldo asfissiante in quel pomeriggio di domenica 19 luglio, quando esplode via D’Amelio.

L’atmosfera a Palermo è pesante anche in inverno, ma bastano un televisore, i fiori, la Riviera ligure, le cosce della Nielsen, della Parietti e della Carlucci, Pippo Baudo e Francesca Alotta per qualche giorno di leggerezza.

I palermitani continuano a storpiare “Non amarmi”. “Dimmi perché piangi di felicità, e perché non mangi? HO L’ACIDITÀ”. Poco importa. Il brano spacca. Il fiorentino, che (si scoprirà dopo) è juventino, e la palermitana trionfano. Li premia il catanese Baudo.

“Non amarmi perché vivo all’ombra”. Le parole di un cieco dal cuore d’oro nel giro di poco tempo diventano le parole di Palermo. Una città stupenda che chiede di non essere amata perché sa che resterà al buio.
 
 

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