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Giovedì, 28 Marzo 2024
AMARCORD1983

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A cura di Alessandro Bisconti e Francesco Sicilia

Quella palla diventata saponetta: la paperissima di Mareggini con il Pescara

Domani Palermo-Pescara, la memoria vola al 22 gennaio 1995: l'errore del portiere, sotto la Nord, su un facile tiro da fuori, è rimasto scolpito nel ricordo di tanti tifosi rosanero. Una papera capace di oscurare i miracoli del collega 17enne Morgan De Sanctis

Quando Mareggini sbaglia e si fa uccellare su un tiraccio da fuori, Posavec non era neanche nato. Palermo-Pescara del 22 gennaio 1995 è quasi tutto racchiuso nella paperissima del portiere rosanero. Souvenir di una sfida di 23 anni fa. La cornice è quella della B, come la partita di domani pomeriggio. I ragazzi di Salvemini stanno bene, con una vittoria possono portarsi nel treno che porta alla serie A (l'Udinese, quarta, è a soli 4 punti).

Ma i sogni dei tifosi di casa si accartocciano bruscamente alla mezz'ora esatta. Calcia tale Ferazzoli, numero 10 del Pescara. E' un tiro innocuo da fuori area. Mareggini, ex Fiorentina, si coordina per bloccare la palla, che si trasforma in saponetta e senza un vero motivo, finisce dentro la porta. Mareggini resta pietrificato sotto la Nord. Chi era allo stadio non ha mai dimenticato. Anche chi il giorno dopo è andato in edicola. Perché il lunedì mattina il Giornale di Sicilia incornicia il volto stupito del numero uno del Palermo e lo sbatte in prima pagina, nella spalla, accanto alla notizia del giorno. "E bravo Mareggini", titola senza pietà.

A proposito di portieri: nel Pescara fa un figurone un ragazzino di 17 anni, un certo Morgan De Sanctis. Doveva essere il punto debole degli abruzzesi, si rivelerà uno dei migliori in campo. Quel Palermo (schierato da Salvemini con questi undici: Mareggini, Brambati, Caterino, Iachini, Taccola, Biffi, Petrachi, Fiorin, Criniti, Maiellaro e Bianchi) riuscirà ad agguantare l'1-1 nel secondo tempo. Merito soprattutto del subentrato Di Somma: il cross del baby palermitano, 20 anni, è corretto in rete da Criniti. E nel finale una magia di Maiellaro, pallonetto al volo su lancio dalle retrovie, è uncinata in extremis da De Sanctis con un guizzo che toglie la palla dall'incrocio. Un capolavoro dimenticato. Perché nella memoria di quel freddo pomeriggio della Favorita resta invece la prodezza al contrario del "bravo" Mareggini.

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