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Premio giornalistico “Cristiana Matano” 2018: ecco i vincitori

Per la stampa italiana due vincitori ex aequo: Gaia Mombelli per il servizio dal titolo “Nigeria-Italia. Viaggio all’inferno di tre ragazzine partite da Benin City e finite a fare le prostitute in Italia” e Giampaolo Musumeci e Gianni Rosini per “Benin City, l’orrore che ignoriamo”

La giuria, presieduta da Riccardo Arena e composta da Felice Cavallaro, Raffaella Daino, Enrico Del Mercato, Roberto Gueli, Xavier Jacobelli, Vincenzo Morgante, Francesco Nuccio, Elvira Terranova e Trisha Thomas, ha proclamato i vincitori del premio giornalistico Cristiana Matano 2018.  Per la stampa estera vince Lena Klimkeit (Agenzia DPA) per il servizio dal titolo ”Gerettet, aber nicht befreit: Wenn in Europa die nächste Holle wartet”, in cui la Klimkeit, invitata sulla nave Acquarius, “racconta senza enfasi e con linguaggio da cronista la storia di alcune ragazze nigeriane, tra cui Blessing, venduta a un mercante di uomini, violentata e portata in un lager”.

Per la stampa italiana due vincitori ex aequo: Gaia Mombelli per il servizio dal titolo “Nigeria-Italia. Viaggio all’inferno di tre ragazzine partite da Benin City e finite a fare le prostitute in Italia”, andato in onda su Sky TG24, in cui la giornalista “ricostruisce la moderna tratta delle schiave-prostitute attraverso un’inchiesta televisiva di grande efficacia, non solo per i contenuti ma anche per il taglio altamente professionale nelle riprese e nel montaggio”; e Giampaolo Musumeci e Gianni Rosini per “Benin City, l’orrore che ignoriamo”, pubblicato da Sette-Corriere della Sera, “un’analisi di aspetti sociali, politici ed economici scritta magistralmente, corredata da foto toccanti e altamente professionali”.

Il giornalista emergente è Mario Catalano per il servizio dal titolo “Ismail, il modello arrivato su un barcone”, pubblicato su Repubblica-Palermo, un “racconto avvincente di un ragazzo sbarcato in Sicilia all’età di 15 anni dal Gambia e poi approdato nel mondo scintillante della moda e delle sfilate”. Il riconoscimento speciale “Tutto il bello che c’è” è di Alessandro Puglia per il servizio “I giusti di Lampedusa” pubblicato sul sito Vita.it. 

Inoltre i premi riservati agli studenti di Lampedusa che hanno partecipato al progetto informazione sono stati assegnati a Miriana Palmisano, Giuseppe Partinico e Francesca Brignone. “Un’edizione che si è distinta per il livello molto alto di tutti i 50 elaborati, arrivati da prestigiose testate, quali in New York Times, e da tutto il mondo, Giappone compreso, testimonianza di come il Premio sia ormai conosciuto a livello internazionale”, è il commento del presidente dell’associazione onlus “Occhiblu”, Filippo Mulè. Intanto è iniziato il conto alla rovescia per la terza edizione di “Lampedus’amore”, una tre giorni dedicata alla giornalista Cristiana Matano, che prenderà il via domenica 8 luglio, anniversario della scomparsa di Cristiana, per concludersi con la premiazione dei vincitori, martedì 10. In mezzo, tanta musica, teatro, intrattenimento, sport e incontri sul tema della solidarietà e dell’inclusione.

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