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Il prefetto De Miro agli studenti: "Fate di Palermo un paradigma di riscatto"

Prossima alla pensione, Antonella De Miro, ha inviato una lunga lettera di saluto ai più giovani concittadini: "Portate sulle spalle il fardello di una storia pesante, la città ha bisogno del vostro amore e del vostro impegno" 

"Voi portate sulle spalle il fardello di una storia pesante: le morti di tante, troppe vittime innocenti della mafia che hanno insanguinato le strade di questa città, che interrogano ogni giorno la nostra coscienza e che costituiscono il monito ad un impegno comune, perché questa città lapidario possa grazie a voi definitivamente diventare paradigma della libertà e del riscatto". E' un passaggio della lunga lettera con cui il prefetto di Palermo, Antonella De Miro, che il prossimo primo maggio andrà in pensione, ha voluto salutare gli studenti di Palermo, grata anche delle "belle parole di ringraziamento" che la Consulta giovanile le ha rivolto per il suo impegno attuale nelle azioni di contrasto al Covid-19. "Avrei voluto incontrarvi ancora una volta nel bel giardino di villa Pajno, dove in tante occasioni siamo stati insieme in allegria - scrive De Miro -, ma come potete immaginare in questo momento non è possibile, le misure di contrasto alla diffusione del Covid-19 ci obbligano a comportamenti responsabili".

Un accenno all'attualità che è anche un invito ai ragazzi a riflettere. "Questo periodo così particolare vi ha messo dinanzi alla prima grande sfida collettiva della vita, vi ha fatto comprendere l'importanza delle relazioni vere, degli abbracci, di un bacio, ma nel contempo la grande positiva potenzialità dei social se usati e non abusati, quali strumenti di conoscenza, di studio, di condivisione dei sentimenti veri, delle riflessioni più profonde e dell'amicizia, nonostante le barriere alzate dal distanziamento sociale".

Poi uno sguardo più ampio alla città, una città, dice ancora De Miro, "con le sue ombre del passato ma anche con le sue luci abbaglianti, la sua solidarietà, la sua cultura, il suo impegno per quel cambiamento culturale di affrancamento dalla mafia che oggi può essere ascritto ad esempio e guida per altri contesti regionali che si trovano ormai a vivere la presenza di una mafia in giacca e cravatta. Una città che ha bisogno del vostro amore e del vostro impegno". 

Il testo integrale della lettera

Il prefetto è stato anche ricevuto dal presidente della Regione Nello Musumeci a Palazzo d'Orleans. Un incontro cordiale incontro, durato oltre un'ora e al quale erano presenti anche gli assessori all'Istruzione Roberto Lagalla, al Territorio Toto Cordaro e alla Salute Ruggero Razza. De Miro ha ricordato i momenti più significativi di questi quattro anni e mezzo di esperienza nel capoluogo siciliano. Il governatore ha ringraziato il prefetto "per il lavoro svolto sul territorio, con competenza e determinazione, e per la costante disponibilità dimostrata".

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