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Maxiprocesso, quando la Rai a Palermo affittò una palazzina di fronte all'aula bunker

Registrate tutte le 1400 ore della durata del processo. Il super lavoro viene ricostruito dallo Speciale di "Maxi, il grande processo alla Mafia", in onda domani alle 21.10 su Rai Storia

Il maxi processo di Palermo alla mafia del 1986-87: una tappa fondamentale nella storia della lotta alla Mafia. Ma anche un momento profondamente legato alla storia della Rai che seguì giorno per giorno l'intero dibattimento, registrando tutte le 1400 ore della durata del processo. Un lavoro che oggi è testimonianza visiva della prima grande vittoria dello Stato contro la mafia, e che viene ricostruito dallo Speciale di ''Maxi, il grande processo alla Mafia'', in onda domani alle 21.10 su Rai Storia.

La Rai affittò una palazzina di fronte all'aula bunker che divenne la redazione del gruppo di lavoro che si occupò soltanto del maxi, con la
registrazione delle udienze, i collegamenti coi telegiornali, i servizi per i Tg locali e nazionali. I giornalisti Rai furono testimoni dei grandi interrogatori dei pentiti Buscetta e Contorno, dei drammatici confronti tra Calò e Buscetta, delle deposizioni dei parenti delle vittime, della lunga lettura della sentenza. Oggi, più di 30 anni dopo, rievocano il loro stato d'animo e quello della città di Palermo, ricordano episodi tragici e grotteschi, sottolineano l'impegno dei giudici e dei pubblici ministeri. A raccontare come la Rai lavorò in quei due anni, dal primo giorno il 10 febbraio 1986 al momento della sentenza, il 16 dicembre 1987, sono i protagonisti di allora: i giornalisti Nino Rizzo Nervo, Salvatore Cusimano, Gianfranco D'Anna, Bianca Cordaro e Piero Marrazzo, il regista Aldo Sarullo, e l'operatore Giuseppe Di Lorenzo.

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