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Polemica per il titolo di Libero "Comandano i terroni", Orlando: "Vergognoso"

Il quotidiano sottolinea nell'articolo di apertura che tre delle quattro più alte cariche istituzionali del Paese sono rivestite da cittadini meridionali e aggiunge "Ecco perché Salvini ha tutti contro". Bufera sui social. Di Maio: "Giornale finanziato anche con soldi dei terroni"

Passa il tempo ma non i vecchi stereotipi, che al contrario guadagnano anche le prime pagine dei giornali. Il quotidiano Libero stamani pubblica in prima pagina un eloquente "Comandano i terroni", titolo riferito al fatto che tre delle quattro più alte cariche istituzionali del Paese sono rivestite da cittadini meridionali. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella è palermitano, mentre il premier Giuseppe Conte è pugliese e il presidente della Camera Roberto Fico è napoletano.

Un titolo così ha scatenato, come prevedibile, le polemiche. Il sindaco Leoluca Orlando lo definisce "vergognoso" e sulla propria pagina Facebook pubblica un'immagine richiama e sottolinea la vicinanza di vedute fra il quotidiano "Libero" e il leader della Lega Matteo Salvini. "Si preparano già a scaricare sul meridione le colpe dei fallimenti del governo Giallo-Verde", scrive Orlando. E chiude il post con un "terronissimo" "Ha da passa' a nuttata!".

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"Ai meridionali tre cariche istituzionali su quattro", scrive il quotidiano evidenziando la superiorità numerica di "quelli del Mezzogiorno" ed elencando le alte cariche dello Stato e i ministri nati e cresciuti al Sud. "Mattarella capo dello Stato, Conte premier e Fico presidente della Camera sono del Sud - si precisa nel sommario -. Ecco perché Salvini ha tutti contro". Azzurra Noemi Barbuto, autrice dell'articolo, dopo poche righe ci tiene a chiarire: "Sottolineo questo trend con fierezza, poiché sono terrona anch’io, pur non essendo una tifosa del derby Nord-Sud e non appassionandomi a romantici e noiosi campalinismi ormai desueti". Non ci sarebbe nessun intento discriminatorio, dunque. Ma poi l'elenco prosegue con il vicepremier M5s Luigi Di Maio, i ministri: Barbara Lezzi (Sud), Alfonso Bonafede (Giustizia), Sergio Costa (Ambiente), Giulia Grillo (Salute), Giulia Bongiorno (Pubblica amministrazione), Paolo Savona (Affari europei). "Nel governo il connubio tra settentrionali e meridionali non è stato mai così spiccato - si legge - su 18 ministri ben 7 sono terroni e 3 di Roma".

"Comandano i terroni": la (stupida) prima pagina di Libero"

"All'Italia i 'terroni' hanno fatto solo bene. Lo dimostra la storia. Dal Sud e dalla Sicilia sono partite idee, analisi, proposte importanti che hanno contribuito a costruire lo Stato e la politica italiani. Quindi onore e rispetto ai terroni", commenta il vicepresidente della Regione e assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao. "Ben venga - aggiunge Armao - perché grazie a un terrone come Vittorio Emanuele Orlando abbiamo vinto la prima guerra mondiale, grazie a un terrone come Francesco Crispi l'Italia è diventata una delle potenze  europee, grazie a terroni come Sturzo e Alessi è nato il sistema delle autonomie regionali. I meridionali hanno fatto solo bene al Paese e  contribuito a costruirlo e renderlo grande".

gianfranco-miccichè-3"Il potere economico è al Nord ma le intelligenze ed le persone di cultura sono al Sud...", commenta con l'Adnkronos, il presidente dell'Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè. "Non può essere paragonata la Magna Grecia agli ostrogoti - ironizza Miccichè - Il ministro Salvini dovrebbe fare una analisi, invece, sul settore privato, dove ci sono moltissimi meridionali e non certo per scelte politiche ma meritocratiche. Basti pensare a Banca Intesa in mano a un palermitano (il fratello Gaetano Miccichè è manager dell'istituto bancario ndr), oppure a Publitalia o alla Proctler. Qui non ci sono operazioni politiche ma di scelte meritocratiche. Io feci questa analisi quando ero viceministro del Sud ed effettivamente emerse che molti dirigenti di aziende provate erano proprio del Sud - sottolinea - Ma ci sarà un motivo se sono ai vertici, perché appunto sono più intelligenti. Le migliori menti sono al Sud".

Il vicepremier Luigi Di Maio, uno dei "terroni" menzionati da Libero, è stato il primo a prendere posizione. "Buongiorno con la prima pagina di Libero, giornale finanziato con soldi pubblici, anche quelli dei terroni. Questa è la preziosa informazione da tutelare con i vostri soldi! Ma tranquilli: abbiamo già iniziato a togliergliene da quest'anno e nel giro di 3 anni arriveranno a zero. P.S. Anche questa volta l'Ordine dei giornalisti rimarrà in silenzio?", ha scritto su Facebook. "Questo non è giornalismo, non è informazione", ha commentato su Twitter il capogruppo del Movimento 5 stelle alla Camera, Francesco D'Uva.

"Possono cambiare nome e sbraitare 'prima gli italiani', ma l’unico italiano che conoscono è quello che vive sopra il Po, è ricco e anche un po’ evasore. Razzisti incalliti". Commenta il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali, che aggiunge al suo post l'hashtag "iosonoterrone".

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