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Da studente svogliato a imprenditore di fama mondiale, un palermitano incoronato da Forbes

Luca Rubino è stato inserito tra i 100 under 30 italiani che, secondo la famosa rivista di economia e finanza, guideranno il futuro dell'Italia. Il 26enne è un uomo chiave del colosso di Automobili Pininfarina. "E pensare che a scuola mi dicevano 'è intelligente ma non si applica'"

Quando è solo un ragazzino si sente ripetere, quasi come un tormentone, il famigerato "è intelligente ma non si applica". Dopo tre anni di liceo classico dice basta al latino e al greco per proseguire gli studi in un istituto tecnico. A 18 anni lascia Palermo per trasferirsi prima a Milano e poi in Scozia per inseguire la sua grande passione: il football americano. Riesce a entrare - unico italiano - nella squadra Clansmen. Ma il vero "touch down" lo conquista strada facendo: diventa imprenditore e oggi è tra i 100 under 30 italiani che, secondo Forbes Italia, guideranno il futuro. Lui è il palermitano Luca Rubino, 26 anni, ex studente ribelle e oggi uomo chiave del colosso di Automobili Pininfarina. In questa speciale classifica si trovano anche i Maneskin, Valentina Ferragni, sorella della più famosa Chiara, e Lodovica Comello.

"Global head of digital" questa la dicitura nel suo curriculum, Rubino ha giocato un ruolo di primo piano nel lancio della prima hypercar elettrica del gruppo. E' solo l'ultimo di una serie di traguardi "raggiunti - dice - grazie a una grande determinazione, alla voglia di imparare ma anche alla capacità di non ascoltare chi voleva frenarmi".

Il sogno del football nel cuore: Luca, unico italiano nel Clansmen

luca rubino-3-2"Ero il classico ragazzino - racconta Rubino a PalermoToday - che si sentiva dire: 'è intelligente, ma non si applica'. Figlio di due professori con una visione estremamente 'tradizionale' di quello che doveva essere il mio percorso formativo, ho frequentato il liceo classico, il Meli. Non faceva per me. Ero considerato il classico ribelle. In realtà semplicemente non avevo interesse per quello che dovevo studiare. Così non aprivo libri. Sono riuscito a farmi rimandare in inglese e a cambiare scuola. Mi sono trasferito all'istituto Einaudi, ho recuperato l'anno perso e mi sono diplomato studiando materie con forte vocazione economica".

Preso il diploma si trasferisce a Milano e da lì, con una borsa di studio, vola alla volta della Scozia. E' il primo di una serie di fortunati spostamenti. "In Scozia - ricorda - arrivo nel 2012, con un’offerta dell'università di Stirling. Gioco e studio. Oltre all'impegno sul capo c'è quello fuori. Il mio coach era un imprenditore in pensione ed è grazie a lui se, parallelamente al football, ho iniziato a fare business. Ho creato un mio marchio e ho iniziato a commercializzare prodotti siciliani negli hotel di lusso".

Nel 2016 la laurea e l'addio alla Scozia: "un siciliano come me risentiva del clima e poi la passione per la tecnologia ha avuto la meglio. Ho fatto i bagagli e sono andato a San Francisco dove ho conseguito un master e fatto esperienza nella Silicon Valley". Qui a nascita di Royale: azienda che realizza gioielli in 3d. "Il mio socio cura il design - sottolinea - io la parte commerciale. I gioielli vengono disegnati in Cad (programma per disegno tecnico ndr) e poi realizzati con stampante 3D".

L'incontro fortunato con l'amministratore delegato di Audi porta Rubino a varcare i cancelli di Automobili Pininfarina e a trasferirsi a Monaco. "Curo più aspetti - spiega - non si tratta solo di marketing digitale, ma anche dell'implementazione della vendita online, dello sviluppo della connettività tra app e auto, dell'implementazione degli strumenti a disposizione delle risorse umane".

Un'esperienza che gli è valsa la candidatura di Forbes. Una consacrazione a dispetto del suo passato da "ribelle". "Spero - dice Rubino - che la mia storia possa essere da esempio per i tanti ragazzi che hanno un sogno. Spesso chi dovrebbe incoraggiarli li frena. Invece si deve credere che gli obiettivi si possono raggiungere. E' necessario credere in sè, anche con un pizzico di arroganza. Allo stesso tempo si deve ascoltare chi è in grado di dare buoni consigli. Forbes per me è un traguardo ma anche un trampolino: nel futuro spero di concentrarmi sul brand Luca Rubino ed essere imprenditore al 100%".

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